Il Linothorax era un tipo di armatura usata nella Grecia antica dall'epoca Micenea fino all'epoca classica. La prima notizia della linothorax deriva dall'Iliade di Omero ma non è possibile determinare la diffusione di tale armamento. Sembra che la linothorax rimpiazzò la corazza o il corpetto di bronzo tipicamente usati dagli opliti greci tra la fine del settimo e l'inizio del sesto secolo A.C. Il periodo di maggior popolarità di tale corazza, se si considerano i dipinti e le illustrazioni sui vasi, dovrebbe corrispondere al periodo delle guerre persiane; al tempo della guerra del Peloponneso, essa era ancora usata ma fu ben presto rimpiazzata nell'uso a causa della crescente popolarità dell'"oplita leggero". È testimoniato che gli eserciti di Alessandro Magno la utilizzassero, per di più il suo uso si protrasse per tutto il periodo ellenistico come mostrano, per esempio, alcuni bassorilievi e statue in Amphipolis, Kos o Rodi, frammenti bronzei della statua onoraria da Dodona e i regolamenti militari macedoni. In tale periodo era impiegata insieme ad altri tipi di armature come la lorica.

La comprensione della struttura della linothorax deriva principalmente, come già detto, dalle pitture sui vasi. L'armatura era fornita di risvolti posteriori che andavano a coprire le spalle e venivano legati all'altezza del torace, inoltre erano presenti nella parte inferiore file di pteruges e propaggini simili che coprivano l'inguine e le anche. È tuttavia ignoto se tale tipo di armatura fosse chiamata linothorax dagli antichi greci. Molte linothorax mostrano quelle che possono sembrare lamelle metalliche fissate alla struttura dell'armatura, in certe raffigurazioni esse coprono interamente il corpo mentre in altre rappresentazioni non vi è traccia. Di cosa fosse fatta una linothorax non è quindi stato ancora determinato con sicurezza. L'unico frammento di armatura che assomiglia a una linothorax fu scoperto in una tomba a Vergina, nella Grecia settentrionale: tale reperto era costituito da una lamina metallica con abbellimenti aurei e sembra essere una copia di una linothorax in ferro. L'effettivo materiale utilizzato nella realizzazione dell'armatura è tema di discussione tra gli accademici: molti pensano che la linothorax fosse costituita da diversi strati di lino, probabilmente tra 12 e 20, altri invece sostengono che era fatta di cuoio ma ci sono poche prove a sostegno di questa ipotesi. Altri ancora hanno concluso che i diversi strati di tessuto fossero tenuti insieme da colle animali o da resine ma è più probabile che i vari livelli fossero impuntiti insieme con tecniche simili a quelle delle maglie rivestite medioevali. Non c'è ancora stata una pubblicazione riguardante il parziale ritrovamento di una linothorax durante gli scavi all'arsenale di Tebe, al contrario si crede che un frammento composto da diversi strati di lino ritrovato in una tomba micenea possa far parte di uno schiniere, fatto che supporterebbe l'ipotesi degli strati di tessuto. |